VIVERE PIÙ A LUNGO, VIVERE MEGLIO

Collaboriamo col Campus di Ematologia per consentire ai pazienti di essere accolti e seguiti: la nostra priorità è il benessere psicofisico del pazienti talassemici.

Migliorare la qualità della vita dei pazienti talassemici.
Così recita la Mission della Fondazione Franco e Piera Cutino.

Ogni anno, con questo obiettivo, supportiamo il Campus di Ematologia “Franco e Piera Cutino”, che è Centro di Riferimento in Italia per le persone affette da Talassemia e altre malattie rare. La Fondazione mette a disposizione della struttura personale altamente specializzato. Una sinergia fondamentale che pone al centro il paziente e la persona.

Sono migliaia, ogni anno, i pazienti seguiti al Campus di  Ematologia “Cutino” all’interno dell’Ospedale Cervello di Palermo,  provenienti sia dalla Sicilia, ma anche dal nord Africa e da varie parti d’Italia. In particolare per visite specialiste e per la Celocentesi, la diagnosi prenatale precoce che permette già dalla settima settimana di gestazione di conoscere lo stato di salute del feto.

A tal fine si integra perfettamente la figura di un cardiologo che segue i pazienti esclusivamente per gli aspetti cardiologici. Spesso il paziente talassemico soffre di cardiopatie che, tuttavia, sono diverse da quelle più comuni. Per questo è importante che il paziente sia seguito sempre dal medesimo cardiologo che ne conosce la storia clinica ed è in continuo contatto con i medici che curano il paziente. Con lo scopo di migliorare questo importante aspetto, il 20 maggio 2015 è stato inaugurato l’Ambulatorio di Ecocardiografia dedicato ad Antonella Gentile, figlia del Cav. Leonardo Gentile scomparsa a causa della Talassemia: il progetto è stato reso possibile grazie al generoso contributo del Cav. Gentile e del sostegno dell’A.N.F.I.

La sfera dell’emotività del paziente e del suo vivere l’ospedale non è di secondaria importanza, da qui la scelta dell’Associazione di arredare con propri fondi i locali dedicati ai piccoli pazienti. In particolare, l’osservazione breve dove i piccoli, seguiti dai genitori, possono trascorrere tra arredi colorati e adatti allo loro età,il periodo di ospedalizzazione. Ma anche la Ludoteca: spazio pensato e voluto dall’Associazione per dotare di uno spazio giochi il Campus in modo da far vivere in maniera più “leggera” la terapia. La ludoteca è stata pensata e realizzata con il pieno coinvolgimento dei pazienti che ne hanno scelto la distribuzione degli spazi e il colore delle pareti.: un glicine caldo ed accogliente che rende la Ludoteca un ambiente familiare.

Infine, un supporto all’anima “burocratica” della gestione del paziente: ossia, l’informatizzazione delle cartelle cliniche, il servizio di accettazione e di segreteria ordinaria. A prima vista sembrerebbero aspetti secondari, minori. In verità, si tratta di fasi importanti che determinano un più rapido accesso del paziente e quindi una riduzione dei tempi di attesa, aspetto questo sempre molto importante e estremamente gradito dai pazienti.



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